Le vecchie tariffe forensi devono intendersi integralmente abrogate in seguito all’entrata in vigore del D.M. Giustizia n. 55/2014. Secondo la giurisprudenza del Tribunale di Milano, infatti, le precedenti tariffe “debbono intendersi integralmente abrogate in quanto: 1) gli artt. 13 comma VI, I comma III, l. 247/2012 configurano un sistema biennale di regolamentazione nella materia dei compensi forensi profilando una ipotesi esplicita di successione normativa in cui i nuovi parametri sono abrogativi dei precedenti; 2) il DM 55/2014 prevede una specifica disciplina di diritto intertemporale (art. 28) e copre con il sistema dell’applicazione analogica (art. 3) i casi non espressamente regolati, così configurando un regime giuridico «chiuso» che non lascia spazio al DM 140/2012” (Trib. Milano, Sez. IX, Decreto 9 aprile 2014, Est. Buffone).
Precisa, inoltre, l’autorevole giurisprudenza meneghina che il DM 140/2012 deve “intendersi abrogato in quanto il DM 55/2014 regolamenta ex novo l’intera materia dei compensi forensi con una disciplina di nuovo conio (cd. abrogazione implicita) e, là dove non conferma disposizioni che erano presenti nel DM del 2012, mette mano ad una precisa scelta legislativa che prevale sulla precedente (abrogazione tacita)” (ibidem).
In ragioni di tali premesse, i nuovi parametri per i compensi professionali forensi fissati dal DM 55/2014, in seguito all’entrata in vigore del Decreto Ministeriale, sono stati applicati al procedimento monitorio incardinato sotto la vigenza della precedente disciplina.

D.M. Giustizia n. 55/2014 con Tabelle Parametri Forensi (.pdf)

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Clemente Massimiani

Clemente Massimiani è Avvocato Giuslavorista nel Foro di Catania, Dottore di Ricerca in Diritto del Lavoro Europeo e più volte riconosciuto in ambito accademico Cultore della materia di Diritto del Lavoro, con una pluriennale esperienza in materia di Diritto del Lavoro privato e pubblico, Consulenza d’impresa, Relazioni Industriali, Diritto Sindacale e Diritto Previdenziale.