Mediante l’importante sentenza n. 5072/2016 resa il 16 marzo 2016 dalle Sezioni Unite Civili della Corte Suprema di Cassazione, è stato stabilito il seguente principio di diritto a tutela dei lavoratori precari della pubblica amministrazione: «Nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato in caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una pubblica amministrazione il dipendente, che abbia subito la illegittima precarizzazione del rapporto di impiego, ha diritto, fermo restando il divieto di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato posto dall’art. 36, comma 5, d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165, al risarcimento del danno previsto dalla medesima disposizione con esonero dall’onere probatorio nella misura e nei limiti di cui all’art. 32, comma 5, legge 4 novembre 2010, n. 183, e quindi nella misura pari ad un’indennità onnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo ai criteri indicati nell’art. 8 legge 15 luglio 1966, n. 604».

Consegue a detto principio l’esonero, in capo al lavoratore, dall’onere della prova sull’an e sul quantum del risarcimento, nella misura e nei limiti, nondimeno, di cui all’art. 32, co. 5, L. n. 183/2010 (previsione oggi contenuta nel nuovo art. 28, co. 2, D. Lgs. n. 81/2015).

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Clemente Massimiani

Clemente Massimiani è Avvocato Giuslavorista nel Foro di Catania, Dottore di Ricerca in Diritto del Lavoro Europeo e più volte riconosciuto in ambito accademico Cultore della materia di Diritto del Lavoro, con una pluriennale esperienza in materia di Diritto del Lavoro privato e pubblico, Consulenza d’impresa, Relazioni Industriali, Diritto Sindacale e Diritto Previdenziale.